Reiki
Eseguo trattamenti Reiki nel mio studio di Concorezzo Monza Brianza. Accolgo la persona la faccio accomodare su di un lettino e la faccio sentire a proprio agio. Accompagnati da una musica rilassante appongo le mani sul vostro corpo ed eseguo le posizioni del trattamento previsto.
“Profilo della Disciplina
II Reiki è una Disciplina Bio-Naturale, un metodo di riequilibrio energetico risalente alle più antiche civiltà, riscoperto in Giappone alla fine del 1800 dal Dott. Mikao Usui, diffuso in occidente ai primi del 1900 e in Italia dagli anni ottanta, ove ha avuto adattamenti e modifiche con varie denominazioni.
Il metodo Reiki è incentrato sull’acquisizione della piena consapevolezza e riscoperta degli strumenti che ogni uomo possiede e comunque può ricevere e imparare a usare a livello manuale e mentale. Tale metodo, non invasivo, stimola l’armonizzazione dell’energia vitale della persona trattata che riceve benefici a livello psicofisico ed energetico, promuovendone un miglioramento globale del benessere”.
Estratto da “Catalogo dell’Offerta Formativa delle Discipline Bio Naturali” edizione 2017 a cura del Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bio Naturali di Regione Lombardia
Associo anche al trattamento reiki quello olistico di cristalloterapia |
Cos’è il reiki e cosa lo differenzia e lo accomuna con la pranopratica
La parola giapponese Reiki è composta di due sillabe, Rei e Ki, che significano rispettivamente “energia universale” e “forza vitale”. quindi il Reiki significa Energia Vitale Universale. Con il reiki si è semplicemente degli osservatori, non vi è nulla da fare, nulla da mettere di proprio a differenza della pronopratica, che è una energia personale. E’ sufficiente un semplice gesto delle mani e l’energia Reiki inizia a scorrere. Con il Reiki diveniamo dei canali attraverso cui l’Energia Vitale Universale transita in modo spontaneo in quantità illimitata. Reiki è l’energia che muove l’universo, è l’energia che rappresenta la nostra essenza, ogni atto di creazione e di vita. Il Reiki è un atto di amore, quindi Energia di amore Universale Incondizionato.
Un’altra differenza rispetto alla pranopratica è che il Reiki utilizza dei simboli che consegna agli iniziati e che devono rimanere segreti come atto di grande responsabilità per evitare un uso sconsiderato e distorto.
L’energia del Reiki può essere definita un’energia sottile che interagisce con i campi energetici, aura, chakra e corpi sottili, attraverso i quali passa nel corpo fisico. Di conseguenza, il Reiki, come la pranopratica, non agisce direttamente sul piano fisico, ma porta la sua azione sul piano energetico e indirettamente sul piano fisico.
L’azione del reiki e della pranopratica ci mette in contatto con tutto il nostro essere, spirituale, mentale, emozionale e fisico stimolando l’autoguarigione, che rappresenta evoluzione, crescita e grande cambiamento. L’energia Reiki e quella della pranopratica possiamo percepirla sotto forma di calore, di freddo intenso o di vibrazione sottile. Le persone avvertono un senso di rilassamento e di benessere.
Attraverso il Reiki e la pranopratica possiamo lavorare, come in altre tecniche olistiche, sui chakra armonizzandoli. Anche mediante l’utilizzo delle varie tecniche olistiche possiamo arrivare al benessere sopra citato.
Come la pranopratica, il Reiki può essere utilizzato su noi stessi, su persone, su animali, piante od oggetti.
La storia del reiki
Il Reiki venne riscoperto intorno alla metà dell’Ottocento dal dottor Mikao Usui. Alcuni sostengono sia stato un monaco cristiano, insegnante di una scuola cattolica a Kyoto, in Giappone, mentre altri pensano che sia stato il rettore della Doshisha University, cioè dell’Università cristiana di Kyoto.
Quello che si conosce su Mikao Usui ci perviene dalla maestra Hawayo Takata (1900-1980).
Tutto partì dalla domanda che fecero alcuni allievi a Mikao Usui. La domanda rivoltagli consisteva nel capire come mai non ci fossero cenni riguardanti i metodi grazie ai quali Gesù Cristo aveva compiuto le sue guarigioni miracolose e se lui, Mikao Usui, fosse in grado di dare loro una dimostrazione pratica. Usui non fu in grado di dare una risposta e iniziò una ricerca.
Andò negli Stati Uniti, dove conseguì il dottorato in teologia all’Università di Chicago. Non trovò alcuna risposta nelle sacre scritture e di conseguenza continuò la sua ricerca consultando antiche scritture cinesi. Poi si recò nel nord dell’India e in Tibet per studiare i testi sacri. Ritornò in Giappone, a Kyoto, dove in alcuni Sutra, cioè antichi poemi sacri buddisti, trovò finalmente la risposta che cercava. In questi erano contenuti simboli e formule risalenti a oltre 2500 anni prima. Usui trovò la chiave di ricerca, ma non sapeva come applicare i simboli ed il loro contenuto. Fece un periodo di meditazione di ventuno giorni sulla montagna sacra Kuriyama. Prese con sé i Sutra e si munì di ventuno sassolini con cui contare i giorni. Passarono venti giorni senza che nulla fosse accaduto. Il ventunesimo giorno, prima dell’alba, improvvisamente Usui vide una forte luce avvicinarglisi e colpirlo in mezzo alla fronte. Vide una quantità di piccole sfere di tutti i colori dell’arcobaleno, con predominanza dei colori blu, lavanda e rosa. Gli apparve una fortissima luce bianca in cui poté vedere lettere sanscrite e simboli d’oro e lui si ricordò di tutto ciò. Da qui nacque il Reiki.
Usui mentre scese dalla montagna si ferì ad un piede. Egli mise la mano sulla ferita ed il sangue ed il dolore si arrestarono. Questa venne considerata la prima guarigione naturale.
Tornò al suo monastero a Kyoto e dopo pochi giorni ripartì e si recò nel quartiere dei poveri, dove rimase per sette anni. Curò e assistette i reietti e i diseredati insegnando loro cosa fosse la gratitudine e riconoscenza di cui non conoscevano il significato.
Usui dedicò l’ultima parte della vita alla diffusione e all’insegnamento del Reiki.
Chi portò avanti gli insegnamenti di Reiki di Usui furono il suo collaboratore Hayashi e la signora Takata divenendo rispettivamente il secondo grande maestro e la terza grande maestra di Reiki.
Con la sempre maggiore diffusione del Reiki, con la creazione di un numero sempre maggiore di maestri e di associazioni e non esistendo alcun coordinamento, sono stati riscontrati, in vari casi, alcuni cambiamenti e incongruenze nell’insegnamento del metodo tradizionale di Mikao Usui. Nonostante ciò la grande diffusione del Reiki sta contribuendo a portare luce, amore, comprensione e un nuovo modi di essere e di relazionarsi con gli altri.
Estratto da: “Reiki come riattivare l’energia vitale operando sull’aura, sui chakra e sui corpi sottili” di Tabish Griziotti Basevi ed. De Vecchi Editore Milano 1995.